Alla scoperta del territorio

Viverone

 
 
Rilassatevi
e godetevi
il lago e i
dintorni
 
 
 
 
 
Villaggio palafitticolo
3 Km 10 minuti
3 Km 30 minuti

Nel Lago di Viverone pochi metri sotto il livello dell’acqua in un’area di paludi, prati e pioppeti si sono straordinariamente conservati i resti di circa 5000 pali conficcati nel terreno che sorreggevano le strutture di un antichissimo grande villaggio palafitticolo risalente all’età del Bronzo.
Durante le campagne di ricerca è stata ritrovata una grande quantità di reperti (soprattutto spade, asce, spilloni e altri ornamenti femminili) che permettono di ricostruire la vita di una comunità della media età del Bronzo, tra il 1650 e il 1350 a.C.. I reperti sono conservati presso il Museo di Antichità di Torino e il Museo del Territorio Biellese.
Inserito nel sistema dei “Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino”, il sito archeologico di Viverone nel 2011 è entrato a fare parte della lista dei siti “Patrimonio dell’Umanità” posta sotto tutela dell’UNESCO.

 
 
 
 
 
Castello di Masino
19 Km 30 minuti
14 Km 60 minuti

Immersa in un immenso parco monumentale, la dimora sontuosa di una delle più illustri casate piemontesi, discendente nel mito da Arduino, re d’Italia: mille anni di storia narrati in un percorso tra saloni tutti affrescati e arredati.
Attualmente il castello è gestito dal Fondo Ambiente Italiano ed è inserito nel circuito dei castelli del Canavese.

 
 
 
 
 
Reggia di Venaria Reale
60 Km 45 minuti

La Reggia di Venaria è sicuramente una delle più belle residenze sabaude.
Progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte per volontà del duca Carlo Emanuele II che voleva farne la sua residenza di caccia fu costruita in pochissimo tempo, dal 1658 al 1679.
Imponente, fastosa, il suo progetto fu ripreso per la costruzione della reggia per antonomasia, quella di Versailles. La Reggia di Venaria fa parte dal 1997 del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

 
 
 
 
 
Palazzina di Stupinigi
80 Km 60 minuti

La palazzina di caccia di Stupinigi è una residenza, originariamente adibita alla pratica dell’attività venatoria, eretta per i Savoia fra il 1729 e il 1733 su progetto dell’architetto Filippo Juvarra. Il sito, facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte, nel 1997 è stato proclamato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, la Palazzina di Caccia -fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa- ha piena dignità museale con i suoi arredi originali, i dipinti, i capolavori di ebanisteria e il disegno del territorio.

 
 
 
 
 
Santuario di Oropa
37 Km 48 minuti

Il Santuario di Oropa è il più importante Santuario mariano delle Alpi. Si colloca in uno scenario unico e incontaminato a 1200 m. di altezza, a soli 20 minuti dal centro di Biella. Il complesso monumentale si sviluppa su tre piazzali a terrazza: cuore del Santuario è la Basilica Antica dove è custodita la Madonna Nera.
Cuore spirituale del Santuario, la Basilica Antica è stata realizzata nel Seicento, in seguito al voto fatto dalla Città di Biella in occasione dell’epidemia di peste del 1599. Nel 1620, con il completamento della Chiesa, si tenne la prima delle solenni incoronazioni che ogni cento anni hanno scandito la storia del Santuario. La celebrazione della V Centenaria Incoronazione della Vergine Nera avrà luogo DOMENICA 29 AGOSTO 2021.

 
 
 
 
 
Sacro Monte di Varallo
79 Km 70 minuti

Il Sacro Monte di Varallo rappresenta l’esempio più antico e di maggior interesse artistico tra i Sacri Monti presenti nell’area alpina lombardo - piemontese.
Si compone di una basilica, che costituisce la stazione finale di un percorso che si snoda tra vie e piazzette, e quarantaquattro cappelle affrescate e popolate da circa ottocento statue (terracotta policroma o legno) a grandezza naturale. L’idea dell’edificazione di un Sacro Monte posizionato su una parete rocciosa che domina l’abitato di Varallo fu concepita nel 1481 dal frate francescano Bernardino Caimi.
Verso la metà del XV secolo aveva cominciato a diffondersi, in Occidente, un forte bisogno di riprodurre i luoghi della Terra santa, verso la quale il pellegrinaggio stava diventando sempre più pericoloso a causa dei Turchi. Alla base del progetto di Bernardino Caimi vi era il desiderio di riprodurre, a beneficio dei fedeli, tutti i luoghi più emblematici della Terra santa: il luogo doveva rappresentare un’autentica alternativa al pellegrinaggio.

 
 
 
 
 
Vicolungo Outlet
45 Km 36 minuti

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